Il presidente Tajani: "L'Europa è tra la gente del centro Italia"
“L'Europa non è quella della burocrazia di Bruxelles, l'Europa non è un castello con il ponte levatoio alzato, ma un'istituzione fatta di cittadini, di comunità, di tante realtà. L’Europa è qui”.
Il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani lo scandisce in maniera forte e chiara durante la sua ultima visita a Norcia, uno degli epicentri del terremoto del Centro Italia, ma anche la città natale di San Benedetto, patrono d’Europa.
“Un’Europa – dice Tajani – che anche attraverso le sue istituzioni vuol essere vicina alla gente di Norcia e, attraverso la gente di Norcia sarà vicina a tutti i cittadini colpiti dal terremoto nell'Italia centrale”.
Per questo Tajani ha ribadito che, in occasione delle celebrazioni del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, il prossimo 24 marzo la conferenza dei gruppi del Parlamento europeo, il presidente e i vicepresidenti del Parlamento europeo si riuniranno proprio a Norcia davanti alla basilica di San Benedetto che è diventata uno dei simboli del terremoto iniziato nel mese di agosto del 2016.
Il presidente Tajani parla con la gente di Norcia, con i commercianti, con gli imprenditori. Attraverso i media invita tutti a tornare nelle aree montane del centro Italia, ad acquistare i prodotti tipici, ad ammirare e vivere la bellezza dei luoghi, a portare, anche con la semplice presenza, la propria solidarietà.
Poi spiega tecnicamente come stanno operando le istituzioni europee per portare un aiuto ed un sostegno non solo morale alle popolazioni colpite dalla crisi sismica.
“Complessivamente – dice Tajani - l’impegno economico dell’Unione europea in favore della ricostruzione nel Centro Italia può arrivare a 2 miliardi di euro, che è la cifra più alta erogata per calamità naturali da quando esiste l’UE”. “Innanzitutto c’è il fondo di solidarietà: grazie al lavoro eccellente svolto dalla Protezione Civile che ha presentato una relazione molto dettagliata sui danni per un ammontare complessivo di circa 22,5 miliardi di euro, ritengo che alla fine il fondo stanzierà circa un miliardo di euro. Poi con i fondi strutturali e i fondi strutturali aggiuntivi, credo che se lavoriamo bene si potrà arrivare a due miliardi di euro”. “Abbiamo fatto passi importanti in questa direzione per permettere alle regioni di utilizzare i fondi strutturali già assegnati al 100%, cioè di utilizzarli senza ricorrere al cofinanziamento. Inoltre la commissaria Cretu ha deciso di aggiungere ai fondi strutturali già assegnati all’Italia altri 200 milioni di euro: un’altra cifra importante”.
“Infine – sottolinea il presidente Tajani - si potranno utilizzare le opportunità derivanti dal piano Juncker, attraverso i finanziamenti della BEI in accordo con la Cassa Depositi e Prestiti”.
La ricostruzione delle abitazioni è senza dubbio la priorità, ma il presidente del Parlamento europeo sottolinea come - allo stesso tempo - sia necessario lavorare per rilanciare l'economia.
"Sono importanti gli interventi sulle infrastrutture - dice - non solo quelle viarie e tradizionali, ma anche sulla banda larga, con l'obiettivo di dare nuove opportunità ai territori montani a rischio spopolamento. Un patrimonio, quello della cultura e della qualità del vivere di queste regioni dell'Italia centrale che l'Europa non può permettersi di perdere".
(intervista a cura della redazione Europe Direct Terni)